
Per l'esattezza nel 2011 lo e' stata del 17,1% in piu' rispetto al 2010, e con l'applicazione delle misure previste dal Piano d'azione per l'efficienza energetica (Paee) ha raggiunto un risparmio complessivo di 57.595 GWh (Gigawattora) all'anno. Mentre il miglioramento dell'efficienza energetica e' stata di oltre 1 punto percentuale (nel 2010 rispetto all'anno prima).
Questo quanto emerge dal secondo 'Rapporto sull'efficienza energetica' presentato dall'Enea al ministero dello Sviluppo economico.
Il risparmio energetico che si e' conseguito corrisponde a non spendere l'energia che consuma una citta' come Roma. I risultati hanno una significativa ricaduta per l'economia italiana e sono parte dei progressi fatti dalla green economy. L'Italia deve ora massimizzare le opportunita' puntando a superare gli obiettivi europei al 2020 e realizzando una filiera industriale.
Un elogio dello strumento dei certificati bianchi e' arrivato dal presidente dell'Authority per l'energia elettrica e il gas, Guido Bortoni: ''Una delle poche esperienze di successo, e che ci hanno copiato anche all'estero. Essi hanno l'obiettivo di finanziare meccanismi e progetti di risparmio ed efficienza; ed è per questo che non vanno inquinati con altre finalita'. Hanno funzionato bene e sono costati poco, dalle 5 alle 25 volte in meno del sistema di incentivazione alle fonti rinnovabili''. Per questo, osserva Bortoni, ''i certificati bianchi possono continuare a essere sani: potremmo immaginare che la voce riferita a questo strumento venga messa in evidenza nella bolletta, di modo che tutti possano avere chiari gli oneri e gli obiettivi''.
Una buona politica industriale si dovrebbe basare sull'efficienza energetica e sulla semplificazione in campo ambientale. Nel 2011 si e' raggiunto il 46% dell'obiettivo di risparmio energetico atteso per il 2016, e cioe' 57.595 GWh su 126.540 GWh. I miglioramenti sono stati possibili grazie alle tecnologie piu' innovative, e in particolare per il settore residenziale l'utilizzo di impianti ad alta efficienza ha prodotto un risparmio di 40.065 GWh, per il terziario le nuove tecnologie e materiali hanno portato a un risparmio di 1.987 GWh, per le industrie la cogenerazione, i motori elettrici e il recupero di calore hanno fatto risparmiare 10.143 GWh e per i trasporti l'innovazione tecnologica ha fatto risparmiare 5.400 GWh.
Da qualche anno l'Italia ha iniziato a macinare record su record per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili e diffondere questi dati non fa altro che infondere un senso di fiducia nel settore con l'obiettivo di riuscire a produrre per ogni edificio l'energia necessaria al suo sostentamento!