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Rivoluzione dal basso!

28/1/2013

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L'Italia e' sempre piu' efficiente e risparmiatrice sotto il profilo energetico. 
Per l'esattezza nel 2011 lo e' stata del 17,1% in piu' rispetto al 2010, e con l'applicazione delle misure previste dal Piano d'azione per l'efficienza energetica (Paee) ha raggiunto un risparmio complessivo di 57.595 GWh (Gigawattora) all'anno. Mentre il miglioramento dell'efficienza energetica e' stata di oltre 1 punto percentuale (nel 2010 rispetto all'anno prima).

Questo quanto emerge dal secondo 'Rapporto sull'efficienza energetica' presentato dall'Enea al ministero dello Sviluppo economico.

Il risparmio energetico che si e' conseguito corrisponde a non spendere l'energia che consuma una citta' come Roma. I risultati hanno una significativa ricaduta per l'economia italiana e sono parte dei progressi fatti dalla green economy. L'Italia deve ora massimizzare le opportunita' puntando a superare gli obiettivi europei al 2020 e realizzando una filiera industriale.

Un elogio dello strumento dei certificati bianchi e' arrivato dal presidente dell'Authority per l'energia elettrica e il gas, Guido Bortoni: ''Una delle poche esperienze di successo, e che ci hanno copiato anche all'estero. Essi hanno l'obiettivo di finanziare meccanismi e progetti di risparmio ed efficienza; ed è per questo che non vanno inquinati con altre finalita'. Hanno funzionato bene e sono costati poco, dalle 5 alle 25 volte in meno del sistema di incentivazione alle fonti rinnovabili''. Per questo, osserva Bortoni, ''i certificati bianchi possono continuare a essere sani: potremmo immaginare che la voce riferita a questo strumento venga messa in evidenza nella bolletta, di modo che tutti possano avere chiari gli oneri e gli obiettivi''. 


Una buona politica industriale si dovrebbe basare sull'efficienza energetica e sulla semplificazione in campo ambientale.  Nel 2011 si e' raggiunto il 46% dell'obiettivo di risparmio energetico atteso per il 2016, e cioe' 57.595 GWh su 126.540 GWh. I miglioramenti sono stati possibili grazie alle tecnologie piu' innovative, e in particolare per il settore residenziale l'utilizzo di impianti ad alta efficienza ha prodotto un risparmio di 40.065 GWh, per il terziario le nuove tecnologie e materiali hanno portato a un risparmio di 1.987 GWh, per le industrie la cogenerazione, i motori elettrici e il recupero di calore hanno fatto risparmiare 10.143 GWh e per i trasporti l'innovazione tecnologica ha fatto risparmiare 5.400 GWh.

Da qualche anno l'Italia ha iniziato a macinare record su record per quanto riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili e diffondere questi dati non fa altro che infondere un senso di fiducia nel settore con l'obiettivo di riuscire a produrre per ogni edificio l'energia necessaria al suo sostentamento!


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Case in legno!

28/1/2013

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Ecologico è bello. E, in base ai dati pubblicati, anche una possibile fonte di guadagno.

Secondo gli esperti, le costruzioni in legno sono uno dei settori che godono ancora di buona salute all’interno del mercato abitativo.

Il giro di affari riguarda l’estero, ma anche l’Italia sta registrando una progressiva crescita. Lo sanno bene i leader della costruzione ecologica, come la Wolf Haus Italia e il Gruppo Rubner che fatturano rispettivamente 70 e 372 milioni di ricavi annuali.

Nel nostro Paese, le richieste provengono indifferentemente da ogni parte dello stivale, da Nord a Sud.

I vantaggi delle case ecologiche sono tanti: si parla di antisismicità, maggiori capacità isolanti, facilità di trasporto e di lavorazione. Un mix di elementi che permette una drastica riduzione dei tempi nella realizzazione delle opere. Non solo, la sostenibilità delle costruzioni diventa un elemento verso cui gli acquirenti sono sempre più attenti.

Un mercato in crescita, confermato anche dall’amministratore delegato della Wolf Haus Italia nelle sue dichiarazioni: "la crescita fra 2012 e 2011 è stata, per quanto ci riguarda, del 10%, seguendo il più 30% dell’anno precedente. Parliamo però di 250 unità vendute. Quindi, tutto sommato i margini di miglioramento ci sono. E questo anche a beneficio dell’occupazione".

Cose ne pensate voi del futuro sviluppo di questa tecnica costruttiva che alle nostre latitudini è poco conosciuta?

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Studio tecnico di Ingegneria Civile "TreZeta"

15/1/2013

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Fine in vista per il V conto energia!

15/1/2013

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L’Agenzia delle Entrate fa finalmente un po’ di chiarezza sulla possibilità di usufruire delle detrazioni IRPEF per le ristrutturazioni edilizie del 55% in caso di installazione di un impianto fotovoltaico. Un’ipotesi che molti stanno considerando, abbinata allo scambio sul posto e in alternativa al quinto conto energia, ormai agli sgoccioli.

Questa soluzione, per certi impianti, è decisamente conveniente. Per un 20 kW ad esempio si parla di quasi 30 mila euro di guadagni in più su 25 anni rispetto al quinto conto energia, un vantaggio economico cui si aggiunge un procedimento burocratico più semplice e la possibilità di usufruire dello scambio sul posto, che permetterebbe di evitare in parte la stangata fiscale sotto forma di tassazione del reddito da energia immessa in rete.

In questi mesi però la possibilità di accedere alle detrazioni è stata di fatto frenata dal comportamento incoerente tra diverse sedi dell’Agenzia delle Entrate. Se alcune hanno espresso parere positivo all’accesso alle detrazioni del FV, altre lo hanno negato.

Ecco qui di seguito il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate:

“La Risoluzione  n. 207 del 2008 tratta anche il tema della ristrutturazione  edilizia, fornendo i relativi riferimenti di legge:
"la disposizione le tariffe incentivanti non sono applicabili all’elettricità prodotta da impianti fotovoltaici per i quali sia stata riconosciuta o richiesta la detrazione fiscale del 36% spettante per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio della legge 27 dicembre 2002”

Il testo è abbastanza chiaro e punta dritto al cuore del problema: a patto che si rinunci agli incentivi del conto energia l’impianto fotovoltaico può usufruire delle detrazioni IRPEF per le ristrutturazioni edilizie che erano del 36% e sono state portate al 50% fino al 30 giugno.

Interpretazione che sembra ribadita da un altro chiarimento, che un consulente aderente al gruppo Linkedin FER – Fonti Energetiche Rinnovabili avrebbe ricevuto dalla sede centrale dell’Agenzia:
L’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione dell’energia elettrica, quindi, può rientrare nell’agevolazione, ma in questo caso l’elettricità prodotta non può essere incentivata attraverso il cosiddetto “Conto Energia”, previsto dal decreto Ministeriale 5 luglio 2012 (Quinto Conto Energia).
Tali impianti, infatti, non potevano beneficiare della detrazione del 55% sul risparmio energetico, in quanto l’articolo 1, comma 346, Legge 27 dicembre 2006, n. 296, incentiva l’installazione di “pannelli solari” esclusivamente “per la produzione di acqua calda”, non rientrando tra gli interventi di riqualificazione energetica.


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7 cose da sapere sul Conto Energia Termico!

10/1/2013

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Posto qui una sintesi del Conto Energia Termico, analizzando i sette punti più importanti contenuti nel decreto di attuazione.

Chi può richiedere gli incentivi del Conto Energia Termico?
Sia i soggetti pubblici che i soggetti privati potranno usufruire degli incentivi messi a disposizione del conto termico. Nello specifico, per privati, il decreto individua: persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa (imprenditori individuali).
Quali sono le spese incentivabili con il Conto Energia Termico?
In altri termini, quali sono le voci di spesa per le quali si potrà fare domanda di incentivazione in Conto Energia Termico?
Sono sei le voci di costo incentivabili, che concorrono alla determinazione delle spese ammissibili ai fini dell’incentivo, comprensive di IVA.
1. Interventi impiantistici per la produzione di acqua calda.
2. Interventi impiantistici per la climatizzazione invernale
3. Interventi per l’isolamento termico dell’involucro edilizio
4. Interventi per l’isolamento termico dei serramenti
5. Interventi di riduzione irraggiamento solare negli ambienti interni
6. Prestazioni professionali
Come accedere agli incentivi
Per accedere agli incentivi, il richiedente deve presentare la domanda al GSE tramite la scheda domanda che sarà messa a disposizione sul sito del Gestore per i servizi energetici. La domanda deve essere presentata entro 60 giorni dalla data di effettuazione dell’intervento o di ultimazione dei lavori.
Ammontare e durata degli incentivi
La durata e l’ammontare degli incentivi varia a seconda del tipo di intervento e del soggetto richiedente: pubblico o privato.
Conto Energia Termico, certificazione e diagnosi energetica
Per accedere ai benefici del decreto 28 dicembre 2012 è necessario che venga effettuata una diagnosi energetica preventiva sull’immobile oggetto dell’intervento e una successiva certificazione energetica che attesti il risparmio ottenuto.
La pagina web del GSE
Assolutamente da segnalare per chi vuole avere una panoramica completa del Conto Energia Termico è la pagina web del GSE con tutte le informazioni sul meccanismo di incentivazione stabilito dal DM 28/12/12 e sulle modalità di accesso agli incentivi.
Criteri di ammissibilità
Per accedere agli incentivi messi a disposizione dal Conto Energia Termico si devono rispettare dei valori di trasmittanza massimi consentiti e i requisiti tecnici di soglia minima consentiti.


Per qualsiasi ulteriore informazione non esitate a contattarmi!

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Parte il Conto Termico!

9/1/2013

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Il GSE ha informato che è disponibile la nuova sezione web Conto Termico, con tutte le informazioni sul meccanismo di incentivazione stabilito dal DM 28/12/12 (cosiddetto “Conto Termico”) e sulle modalità di accesso agli incentivi.

Il decreto “Conto Termico” disciplina l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, in attuazione dell’articolo 28 del decreto legislativo 28/2011. Potranno richiedere l’accesso al meccanismo di incentivazione le pubbliche amministrazioni e i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o agrario.

A tal fine, il GSE predisporrà un portale internet dedicato, attraverso il quale i soggetti interessati potranno presentare la richiesta di accesso al meccanismo di incentivazione. Per accedere agli incentivi, questi soggetti possono avvalersi dello strumento del finanziamento tramite terzi, di un contratto di rendimento energetico o di un servizio energia, anche tramite l’intervento di una ESCO.

Gli incentivi saranno erogati dal GSE in rate annuali costanti di durata compresa tra 2 e 5 anni, a seconda della tipologia di intervento e previo il rispetto dei requisiti minimi di ammissibilità descritti nel Decreto. Le tipologie di intervento ammesse agli incentivi sono:

a) interventi di incremento dell’efficienza energetica;

b) interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e di sistemi ad alta efficienza.

Le amministrazioni pubbliche potranno richiedere l’accesso agli incentivi per tutte le tipologie di intervento anche attraverso il ricorso ad un meccanismo di prenotazione, antecedentemente alla realizzazione degli interventi (valido fino al raggiungimento del 50% del tetto di spesa annua cumulata prevista per le amministrazioni pubbliche).

I soggetti privati potranno accedere agli incentivi esclusivamente per gli interventi di piccole dimensioni di produzione di energia termica da fonti rinnovabili e richiederne l’accesso solo successivamente alla realizzazione degli interventi previsti.

Tutto ciò potrebbe creare, in pochi anni, un altro ottimo filone di lavoro per le imprese e i professionisti del settore delle FER, in quanto il solare termico, in termini di efficienza per il riscaldamento degli edifici, è tra le migliori scelte progettuali da adottare!


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Anche al Sud si inizia a parlare di efficienza energetica!

2/1/2013

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La sostenibilità in edilizia è ormai un tema assai discusso e su cui si sta investendo molto, causa/merito anche dell’attuale crisi globale che ci costringe a trovare soluzioni alternative rispetto alle abitudini tradizionali.

La maggiore consapevolezza del risparmio e dell’efficienza energetica ha spinto professionisti, aziende e consumatori verso un nuovo modello di edilizia ed è per questo che anche l’amministrazione pubblica si è adeguata a tali necessità modificando i regolamenti edilizi comunali.

Le amministrazioni hanno tenuto conto dei vari aspetti che concorrono ad un miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici, dall’isolamento termico (presente in tutti i regolamenti comunali) obbligatorio in alcuni casi, ai serramenti di cui è promossa la categoria a bassissima trasmittanza, dall’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili con un occhio di riguardo all’energia solare termica, alla certificazione energetica con obbligo di arrivare almeno alla classe B in caso di ristrutturazione. In molti casi, poi, ci si è spinti anche più in là delle semplici raccomandazioni, riprogettando per intero la rete energetica e promuovendo ad esempio l’uso del teleriscaldamento.

Tutto questo ci fa ben sperare per il futuro nonostante i limiti da superare siano tanti e quando poi anche in un piccolo comune del Sud un cliente chiede ad un professionista consigli per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione, allora si capisce che qualcosa sta cambiando davvero.


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    Autore

    Gaetano Zupo


    "Ingegnerizzami" 
    è curato dall'
    ing. Gaetano Zupo.
     
    Raccoglie tutto quello che di meglio hanno realizzato le tecniche ingegneristiche nel Mondo. 


    Dunque articoli che ha ritenuto essere interessanti, citazioni, immagini, video, idee e pensieri.


    Se vuoi lamentarti o, ancora meglio, complimentarti, semplicemente scrivigli!
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