La normativa attuale prevede che alcune tra le più importanti funzioni di controllo siano affidate ai comuni. Gli enti quindi devono controllare che gli obiettivi di miglioramento dell'efficienza energetica nel proprio territorio vengano correttamente attuati. Anche se solo il 54% dei comuni ha deciso di affidare questi controlli ad un ufficio specifico che abbia il controllo dell'osservanza delle norme di efficienza energetica nazionali nell'edilizia.
Da un'analisi recente del CNI è venuto fuori che esistono delle barriere di carattere organizzativo e culturale all'interno dei comuni che rendono difficoltoso il processo di attuazione degli obiettivi nazionali ed europei e al tempo stesso impediscono la corretta programmazione di una reale politica energetica.
A mio avviso il principale problema è rappresentato dalla totale assenza dei controlli da parte di personale competente, che non essendo esperti del settore non possono segnalare errori e non conformità dell'intervento, generando quindi problematiche che non potranno essere più sanate.