Secondo le statistiche pubblicate dal Cened, il 50,9% delle pagelle energetiche ricade nella classe G, ovvero la meno efficiente. E se si conteggiano anche le classi F ed E si arriva a più del 70% degli immobili. Di fatto, in Italia, gli edifici in classe A e A+ sono appena lo 0,8% e quelli in classe B meno del 5%.
Questo quadro dimostra come il grosso delle case italiane sia costituito da edifici altamente inefficienti, con larghissimi margini di miglioramento e di riduzione delle bollette energetiche.
Gli edifici costruiti prima degli anni ‘70/’80 richiedono operazioni complesse e costose per mostrare un miglioramento sensibile nei rendimenti energetici. E, ovviamente, decidere quali interventi effettuare è molto pià semplice nel caso di una costruzione monofamiliare piuttosto che in un condominio che ospita numerosi appartamenti.
Comunque nella scelta delle operazioni da svolgere per ottenere un notevole risparmio bisognerebbe seguire un preciso iter. Prima di tutto andrebbero sostituite le lampadine tradizionali con nuovi apparecchi a led o a fluorescenza. Il periodo di ammortamento è molto breve e non supera i 3/4 anni. Le finestre presentano un’elevata trasmittanza che permette una grande dispersione di calore. Sostituire gli infissi tradizionali con i doppi o tripli vetri permette di ridurre i consumi per riscaldamento anche del 20% annuo. Con la stessa filosofia può essere previsto l’isolamento delle pareti che permette di ridurre le dispersioni di calore d’inverno e mantenere più fresca la casa in estate. Questo è uno degli interventi più efficaci per migliorare l’efficienza termica di un edificio, ma anche uno dei più costosi. Per quanto riguarda la produzione di energia non si può prescindere dall’installazione dei pannelli solari e fotovoltaici. I primi consentono di ridurre le spese per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. I secondi permettono la produzione di energia elettrica riducendo la voce in bolletta elettrica. Per il raffrescamento dell’edificio una delle migliori soluzioni è sicuramente rappresentata dalle pompe di calore geotermiche che consentono un approvvigionamento stabile e continuo di energia rinnovabile. Le pompe di calore immagazzinano e diffondono il calore attingendo al serbatoio termico del sottosuolo. In questo modo la bolletta può diminuire anche del 70%, ma il costo dell’intervento si aggira intorno ai 150/200€ a metroquadro.