La pianificazione delle infrastrutture di trasporto deve andare oltre i concetti di sostenibilità ambientale ed energetica, e incoraggiare un approccio che, oltre alla conservazione del territorio ed alla salvaguardia degli equilibri climatici, miri ad elevare l'infrastruttura ad elemento qualificante del paesaggio. La Calabria gode di un ineguagliabile patrimonio storico, artistico e culturale, una collezione di attrazioni per i viaggiatori nazionali ed internazionali. Eppure le entrate turistiche rappresentano solo il 13% del totale. Infatti sebbene nei primi anni 2000 la Calabria abbia guadagnato terreno rispetto ad altre regioni grazie alla presenza di compagnie di volo low-cost che hanno ridotto il relativo svantaggio in materia di accessibilità, durante la recente crisi economica la Calabria è risultata la regione in cui le entrate sono diminuite più rapidamente. Uno dei principali punti di debolezza del sistema turistico calabrese è l'accessibilità. Accessibilità che per il mezzogiorno in generale vede prevalere le modalità aeree e marittime, a fronte di un più bilanciato set di alternative modali offerto al Nord del paese. Una piena valorizzazione del potenziale turistico del Sud e della Calabria in particolare, dipende dal miglioramento delle connessioni ai poli turistici.
Partendo dal dato nazionale, si può osservare come una spinta rilevante all'accessibilità è stata data negli anni passati dallo sviluppo e dall'attivazione dei servizi legati all'alta velocità. Tale spinta si avvalsa delle nuove realizzazioni di linee ferroviarie appositamente dedicate e della liberalizzazione del settore che ha consentito lo sviluppo di schemi di offerta competitivi. Ecco perché la velocizzazione della tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria è imprenscindibile per garantire dei collegamenti veloci con il resto dell'Italia. Questo intervento, lo diciamo da anni, è quanto mai urgente. Senza l'adeguamento infrastrutturale della linea sempre meno treni transiteranno verso Reggio Calabria. Come evidenziano i casi di successo degli anni passati, interventi di questo tipo riducono le percorrenze rendendole competitive con il trasporto su gomma e garantiscono maggiore puntualità e sicurezza. Unitamente alla velocizzazione della rete tirrenica, sarebbe importante anche potenziare ed elettrificare la rete ferroviaria jonica che collega Sibari con Reggio Calabria.
Un altro punto di crisi dell'accessibilità nella nostra regione è rappresentato dalla SS 106, nota come strada della "morte". Sono ormai trascorsi tanti anni dalla promessa di realizzazione di una moderna arteria autostradale che colleghi Taranto con Reggio Calabria costeggiando il mar Jonico. Eppure ancora oggi si parla di project review, che altro non rappresenta che un ulteriore proroga nella realizzazione dell'opera. Le criticità di tale arteria sono essenzialmente raggruppabili in 5 macro-categorie:
• Problematiche di sicurezza;
• Fenomeni di congestione, specie nei periodi estivi;
• Inadeguata accessibilità;
• Inadeguato stato di conservazione dell'infrastruttura;
• Insufficiente ricorso all'uso di nuove tecnologie.