Al fine di conseguire l’efficienza energetica dell’edificio, spesso, la progettazione della sua forma e del suo orientamento passano in secondo piano. Più facilmente, si richiede il raggiungimento di tale obiettivo agli impianti, ignorando il contributo che una corretta concezione dell’edificio può offrire per la riduzione dei consumi ed il miglioramento del comfort ambientale. Una progettazione energeticamente efficiente si basa sul controllo di alcuni parametri che in questo breve articolo andremo ad analizzare.
1. Fattore di forma S/V
La geometria dell’edificio incide particolarmente sulle prestazioni energetiche. Il fattore di forma è il rapporto tra il totale delle superfici disperdenti ed il volume lordo riscaldato. Un edificio energeticamente efficiente deve registrare un fattore di forma basso. Non a caso gli edifici passivi sono compatti, caratterizzati da un S/V<0,6, privi di rientranze nelle volumetrie e con vani scala esterni al volume riscaldato.
2. Orientamento e distribuzione dei locali
La localizzazione dell’edificio svolge un ruolo fondamentale nell’agevolare lo sfruttamento dell’irraggiamento solare e nel massimizzare i contributi “passivi”, specie nella stagione fredda. Alle latitudini italiane ciò avviene se si espone il lato maggiore dell’edificio verso sud.
3. Parametri delle superfici verticali
L’involucro agisce da filtro sulle oscillazioni della temperatura esterna, consentendo il mantenimento di una temperatura costante all’interno dell’edificio.
4. Dispersioni attraverso il solaio controterra
La realizzazione di una struttura posta contro terra richiede un’attenta fase progettuale che deve soddisfare i seguenti obiettivi prioritari:
- preservare l’edificio dalla risalita di umidità capillare;
- assicurare un idoneo isolamento termico (legge 311/06);
- creare una barriera alla risalita di gas radon, se presente nel sottosuolo;
- assicurare un’adeguata resistenza meccanica e stabilità dimensionale.
I sistemi per la captazione dell’energia solare si distinguono in sistemi attivi, quando utilizzano impianti meccanici e/o elettrici e sistemi passivi quando non necessitano di sistemi impiantistici ma consentono di ridurre il fabbisogno energetico sfruttando gli apporti solari. Un esempio caratteristico di sistema passivo impiegato nella costruzione di edifici passivi è la serra solare. La serra solare è uno spazio, chiuso e vetrato, addossato all’edificio, collegato ad esso mediante una o due aperture. La serra si comporta come un accumulatore di calore, con i seguenti vantaggi:
- minor dispersioni di calore verso l’esterno;
- apporti solari diretti;
- apporti solari indiretti.
6. Schermature
La forma e l’orientamento dell’edificio non sono in grado, da soli, di controllare la radiazione solare, specie nella stagione estiva. In caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni di edifici esistenti, il DL 311/06 introduce l’obbligo di sistemi schermanti esterni per gli edifici con superficie utile superiore ai 1000 mq.