Quasi tutto l'ammodernamento della A3 è avvenuto (dal 1998 a oggi) con impegnativi interventi di demolizione della vecchia autostrada (compresi viadotti) e ricostruzione di nuove tratte in variante con minori pendenze e maggiori raggi di curvatura, ampliando nel contempo le carreggiate e realizzando le corsie di emergenza. Anche per questi 58 km finali si è sempre ragionato in questi termini, e i progetti realizzati dall'Anas facevano prevedere una spesa complessiva residua di 3.079 milioni di euro, come indicato nell'Allegato Infrastrutture dell'aprile 2015. La legge di Stabilità 2014 e il decreto Sblocca Italia 2014 avevano finanziato complessivi 795 milioni di euro, per mandare in gara i macrolotti 4.2.2 Stupino-Altilia (gara bandita a metà 2014 con base d'asta 260 milioni), 4.2.1 Rogliano-Stupino (costo totale 381 milioni) e lo svinolo di Laureana di Borrello (38 milioni). L'avvento del Ministro Delrio e del presidente Anas Armani, nella primavera 2015, ha però avviato una profonda riflessione su questi tratti residui, con l'obiettivo di rielaborare i progetti per produrne di nuovi, che puntassero il più possibile sugli ammodernamenti in sede (anziché in variante), riducendo così tempi e costi di realizzazione.
La gara per il macrolotto 4.2.2 è stata prima sospesa e poi annullata, e già ad ottobre 2015 le nuove stime dell'Anas prevedevano un costo residuo per ammodernare quei 58 km di 2.053 milioni, un miliardo in meno della stima precedente. Si trattava però ancora di un compromesso tra tratte in sede e tratte fuori sede. Nella presentazione del Piano decennale Anas a gennaio 2016, Armani e Delrio riaggiustano a 1.756 milioni di euro la spesa residua per completare la Salerno-Reggio Calabria. Oggi, infine, il governo annuncia un piano di manutenzione pluriennale da un miliardo di euro. Nelle ultime settimane, cioè, anche su pressione diretta del presidente del consiglio, è maturata una scelta radicale: sugli ultimi 58 km di autostrada non ci sarà nessuna demolizione e ricostruzione di tracciato, e nessuna nuova tratta in variante a parte una complanare di arrampicamento per i veicoli pesanti, solo nel percorso in salita, nel tratto Cosenza-Altilia. Di conseguenza si rinuncia alla realizzazione della corsia di emergenza per questi ultimi 58 km.
Anas spiega che si tratta delle tratte a minor traffico (sono però tre punti diversi lungo il percorso calabro) dove le caratteristiche della A3 sono già compatibili con le norme tecniche per la costruzione di autostrade e il livello di traffico limitato ammette la non realizzazione della corsia d'emergenza.
Ci si chiede perchè solo in Calabria gli interventi infastrutturali sono troppo costosi, quando in altre regioni con un'orografia simile si spendono gli stessi fondi per un ammodernamento sostanziale delle carreggiate e dei tracciati. E' molto semplice in questo modo, cioè tagliando i fondi ed evitando di effettuare i lavori di ammodernamento, dichiarare che la Salerno-Reggio Calabria sarà conclusa entro il 22 dicembre 2016.