Controllare e mettere in sicurezza gli edifici pubblici di interesse strategico, costruiti quasi tutti tra il secondo dopoguerra e gli anni 70, è necessario, ma i soldi per farlo non ci sono.
Controllare un edificio costa da qualche migliaio di euro a diverse decine. Metterli in sicurezza molto di più: qualche centinaio di migliaia di euro, spesso senza arrivare a un risultato soddisfacente al 100%. E oltre alle questioni sismiche oggi entrano in gioco anche altre esigenze: ridurre gli sprechi di energia, e quindi i costi di gestione e l’impatto ambientale; ammodernare gli spazi interni rendendoli compatibili con esigenze didattiche contemporanee. Rinnovare il patrimonio edilizio è necessario, ma i soldi per farlo non ci sono. E in tempi di crisi, gli investimenti da parte degli enti locali sono sempre più difficili.
E’ una situazione drammatica che ha bisogno di un intervento deciso dello Stato, che ha il dovere di proteggere i suoi cittadini da eventi che potrebbero essere catastrofici!