Le norme europee di riferimento per la progettazione strutturale sono gli Eurocodici. Ogni Eurocodice tratta un preciso argomento. L'Eurocodice 8 è dedicato all'aspetto sismico e si collega agli altri in relazione al materiale utilizzato.
Per la normativa italiana il termine "antisismica" comprende sia la classificazione sismica del territorio nazionale, recante la definizione delle zone sismiche, che la normativa tecnica che prevede, per ciascuna zona, specifici criteri progettuali e costruttivi, definiti per edifici, ponti ed opere di fondazione e di sostegno dei terreni. La legislazione antisismica italiana, allineata alle più moderne di livello internazionale, prescrive norme tecniche in base alle quali un edificio deve sopportare i terremoti meno forti senza gravi danni e i terremoti più forti senza crollare, salvaguardando innanzitutto le vite umane.
Nel 2003, la Protezione Civile ha emanato l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 che contiene i criteri di nuova classificazione sismica del territorio nazionale, basati sugli studi più recenti relativi alla pericolosità sismica del territorio. Il territorio nazionale è stato suddiviso in 4 zone individuate da 4 classi di accelerazione massima al suolo con probabilità di accadimento del 10% in 50 anni.
Il 14 gennaio 2008 il Ministro delle Infrastrutture, di concerto con il Ministro dell'Interno e con il Capo Dipartimento della Protezione Civile, ha emanato le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC 2008), la cui applicazione è obbligatoria dal 1° luglio 2009. Le istruzioni per l'applicazione delle nuove NTC sono arrivate con la Circolare n. 617 del 2 febbraio 2009. Il testo normativo fornisce indicazioni sulle procedure di calcolo e di verifica delle strutture, nonché le regole di progettazione ed esecuzione delle opere.
Ulteriori disposizioni specifiche per le costruzioni in zone sismiche sono contenute nel Testo Unico dell'Edilizia, DPR 380/2001. In particolare la Parte II, Capo IV, Sezione I contiene i principi generali cui devono adeguarsi le norme per le costruzioni in zone sismiche.
La Calabria è l'unica regione italiana ad essere interamente compresa nelle zone 1 e 2. La Regione ha recepito le direttive nazionali con la Delibera 47/2004. La Legge antisismica regionale è la 35/2009 che disciplina le procedure riguardanti gli interventi strutturali e la pianificazione territoriale in prospettiva sismica, attuata con il Regolamento 7/2012. Tra le ultime leggi di modifica, vi è la 25/2012 che estende la verifica preliminare di conformità ai progetti di tutte le opere classificate come edifici e ponti.