Il rapporto Pendolaria è commissionato da Legambiente e rappresenta una fotografia dello stato attuale del trasporto ferroviario in Italia.
Per il 2016 la caratteristica predominante che viene fuori dallo studio è la differenza e la disuguaglianza tra le varie regioni, dimostrando la tesi di un paese che viaggia, letteralmente, a due velocità. Al Sud circolano meno treni regionali che nella sola Lombardia. Senza considerare che l'alta velocità si ferma a Salerno. Se guardiamo poi alla qualità del servizio, bè non ci sono confronti che tengano. L'età media dei convogli al Sud è di 20,3 anni al cospetto di un'età media di 14,7 anni al Centro-Nord.
Analizzando i dati calabresi, rispetto al 2011, si è registrato un calo del 31% nel numero annuale di passeggeri. Emblematico di questo calo di utenti è la linea che collega Taranto con Reggio Calabria. Tale linea versa in uno stato di totale abbandono e degrado, con tagli ai collegamenti e una situazione mortificante per i pendolari. E' dire che la tratta collega tre regioni e tanti centri portuali e turistici e potrebbe rappresentare la spina dorsale per il trasporto ferroviario sul versante jonico ed adriatico.
Aumentare l'offerta di trasporto lungo le direttrici tirrenica e jonica, con l'obiettivo di far crescere il numero di viaggiatori ed aprire alla concorrenza di compagnie private, dovrà rappresentare la sfida principale delle strategie nazionali e regionali future.