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Appunti sull'allegato Infrastrutture!

24/4/2017

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In occasione della presentazione dell'allegato infrastrutture al Documento di Economia e Finanza ci preme sottolineare alcune questioni di primaria importanza per lo sviluppo trasportistico della nostra regione. La Calabria ha bisogno di opere utili che siano in grado di aggiornare le sue infrastrutture, ormai datate e vetuste. Bisogna interconnettere la Calabria alla rete di trasporti europei. L'obiettivo deve essere quello di creare un moderno sistema che sia di supporto all'economia e alla crescita della nostra terra, che permetta l'accessibilità ai territori e consenta la connessione semplice tra Europa e mediterraneo. Le infrastrutture di trasporto non sono fini a se stesse ma costituiscono lo strumento per realizzare i servizi necessari per i fabbisogni di accessibilità e mobilità ed a rilanciare lo sviluppo delle aree marginali del territorio calabrese.

La pianificazione delle infrastrutture di trasporto deve andare oltre i concetti di sostenibilità ambientale ed energetica, e incoraggiare un approccio che, oltre alla conservazione del territorio ed alla salvaguardia degli equilibri climatici, miri ad elevare l'infrastruttura ad elemento qualificante del paesaggio. La Calabria gode di un ineguagliabile patrimonio storico, artistico e culturale, una collezione di attrazioni per i viaggiatori nazionali ed internazionali. Eppure le entrate turistiche rappresentano solo il 13% del totale. Infatti sebbene nei primi anni 2000 la Calabria abbia guadagnato terreno rispetto ad altre regioni grazie alla presenza di compagnie di volo low-cost che hanno ridotto il relativo svantaggio in materia di accessibilità, durante la recente crisi economica la Calabria è risultata la regione in cui le entrate sono diminuite più rapidamente. Uno dei principali punti di debolezza del sistema turistico calabrese è l'accessibilità. Accessibilità che per il mezzogiorno in generale vede prevalere le modalità aeree e marittime, a fronte di un più bilanciato set di alternative modali offerto al Nord del paese. Una piena valorizzazione del potenziale turistico del Sud e della Calabria in particolare, dipende dal miglioramento delle connessioni ai poli turistici.

Partendo dal dato nazionale, si può osservare come una spinta rilevante all'accessibilità è stata data negli anni passati dallo sviluppo e dall'attivazione dei servizi legati all'alta velocità. Tale spinta si avvalsa delle nuove realizzazioni di linee ferroviarie appositamente dedicate e della liberalizzazione del settore che ha consentito lo sviluppo di schemi di offerta competitivi. Ecco perché la velocizzazione della tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria è imprenscindibile per garantire dei collegamenti veloci con il resto dell'Italia. Questo intervento, lo diciamo da anni, è quanto mai urgente. Senza l'adeguamento infrastrutturale della linea sempre meno treni transiteranno verso Reggio Calabria. Come evidenziano i casi di successo degli anni passati, interventi di questo tipo riducono le percorrenze rendendole competitive con il trasporto su gomma e garantiscono maggiore puntualità e sicurezza. Unitamente alla velocizzazione della rete tirrenica, sarebbe importante anche potenziare ed elettrificare la rete ferroviaria jonica che collega Sibari con Reggio Calabria.

Un altro punto di crisi dell'accessibilità nella nostra regione è rappresentato dalla SS 106, nota come strada della "morte". Sono ormai trascorsi tanti anni dalla promessa di realizzazione di una moderna arteria autostradale che colleghi Taranto con Reggio Calabria costeggiando il mar Jonico. Eppure ancora oggi si parla di project review, che altro non rappresenta che un ulteriore proroga nella realizzazione dell'opera. Le criticità di tale arteria sono essenzialmente raggruppabili in 5 macro-categorie:
• Problematiche di sicurezza;
• Fenomeni di congestione, specie nei periodi estivi;
• Inadeguata accessibilità;
• Inadeguato stato di conservazione dell'infrastruttura;
• Insufficiente ricorso all'uso di nuove tecnologie.

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...e il gioco è fatto!

5/4/2017

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​Il SISMI.CA è il nuovo sistema informativo della Regione Calabria che ha sostituito il vecchio sistema SIERC, piattaforma telematica per la presentazione di richiesta di autorizzazioni regionali ai fini antisismici, ai sensi dell’art. 94 del DPR 380/2001.

Il SISMI.Ca. prevede la smaterializzazione della pratica, la trasmissione digitale della stessa e procedure automatizzate per il controllo dei calcoli.
A tal fine suddetta procedura richiede che siano forniti tutti gli elementi di calcolo in un’apposita sezione denominata “Opera Progettuale” secondo specifiche tecniche che prevedono tra l’altro l’utilizzo di file in formato CSV e di moltissimi dati da fornire interattivamente via web.

Particolarmente potente ed interessante è la possibilità di utilizzare file in formato XML per la trasmissione dei dati, in tal caso infatti non è necessario digitare nulla e non è necessario nessun altro file aggiuntivo, risparmiando così fatica all'utente ed evitando possibili errori di digitazione.

Il modulo SISMI.Ca di CDS Win, attualmente in versione Beta, crea automaticamente i file in formato CSV e soprattutto è il primo software commerciale ad implementare il formato XML del SISMI.CA.

Con il CDS Win la fatica per la compilazione della sezione “OPERA PROGETTUALE” del SISMI.CA è di fatto annullata. Basta infatti caricare sul sistema SISMI.Ca il file XML e.....il gioco è fatto!
Fonte: sito Software Tecnico Scientifico
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Possibilità di crescita!

27/3/2017

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L'Unione Europea ha pubblicato qualche settimana fa un bando per la programmazione e la progettazione di opere infrastrutturali che vadano ad incidere sulla rete dei trasporti comunitaria attraverso il programma europeo Connecting Europe Facility (Meccanismo per Collegare l'Europa). 

Tale programma, istituito con regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio n. 1316/2013, stabilisce le condizioni, i metodi e le procedure per la concessione dei finanziamenti sulle reti trans-europee al fine di sostenere progetti infrastrutturali di interesse comune. Gli obiettivi specifici del programma CEF sono i seguenti:
    • Eliminare le strozzature, accrescere l'interoperabilità ferroviaria, realizzare i collegamenti mancanti e migliorare le tratte transfrontaliere;
    • Garantire nel lungo periodo sistemi di trasporto sostenibili ed efficienti;
    • Ottimizzare l'integrazione e l'interconnessione dei modi di trasporto e accrescere l'interoperabilità dei servizi di trasporto.

Il nuovo bando a valere sul programma europeo Meccanismo per Collegare l'Europa (CEF) ha come scadenza il 14 luglio 2017. Con un budget di oltre un miliardo di euro rappresenterà uno strumento fondamentale per promuovere la crescita, l'occupazione e la competitività delle regioni meno sviluppate dell'Unione. La maggior parte delle risorse, 450 milioni di euro sarà destinato ai progetti sui corridoi della rete TEN-T. Ricordiamo che la Calabria è attraversata dal corridoio Scandinavo-Mediterraneo, che attraversa l'intero territorio europeo da nord a sud, collegando alcuni tra i più importanti centri urbani europei. E' inoltre il più esteso dei corridoi, con più di 9300 km di linee ferroviarie, 6300 km di strade, 19 aeroporti, 25 porti e 44 terminal ferro-gomma. Diversi studi dimostrano come il tratto più a sud di questo corridoio, per intenderci quello che ricade sul territorio delle regioni meridionali italiane, ha bisogno di investimenti sostanziali finalizzati all'ottimizzazione delle infrastrutture di trasporto. Collegarsi alla rete europea è di vitale importanza per i territori del sud che devono essere facilmente interconnessi al mercato unico europeo. 

Sarà molto importante, dunque, presentare delle proposte adeguate e congrue con l'obiettivo del suddetto programma europeo da parte della Regione Calabria, affinchè alcune delle criticità presenti sul territorio regionale vengano finalmente superate ed eliminate.
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Spending review inversa!

24/3/2017

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Stamattina scartabellando tra riviste vecchie, mi è caduto sotto gli occhi un articolo di qualche anno fa che appare recentissimo. L'articolo in sintesi parlava dei costi che si affrontano a causa di una mancata manutenzione costante nel tempo. Si parlava di strade ma lo stesso discorso potrebbe adattarsi a qualsiasi tipo di infrastruttura.

Lo scrivente evidenziava, come i tagli alla spesa pubblica corrente e agli investimenti siano diventati causa primaria della riduzione o, ancora più grave, della mancanza di manutenzione. In Italia, nel 2012, i budget destinati alla manutenzione delle strade, ad esempio, erano al di sotto dai valori internazionalmente riconosciuti come accettabili affinchè si possano avere delle pavimentazioni stradali coerenti con gli standard delle norme tecniche.

Volendo trascurare gli effetti sull'utenza in termini di rischio generato dalla non manutenzione, ciò che sorprende maggiormente in un contesto in cui è l'economia a dominare le scelte è che è proprio dal punto di vista economico sbagliato non fare manutenzione. Infatti, è ampiamente dimostrato come la manutenzione preventiva, tempestiva rispetto alla formazione dei dissesti farebbe risparmiare intorno ai 2/3 euro per ogni euro speso.

Attualizzando, la spending review che i vari governi hanno attuato in questi anni, è andata si ad incidere sui più disparati settori per cercare di colpire gli sprechi ma paradossalmente pare non valuti i costi aggiuntivi delle non spese. Ogni anno che passa, l'arretrato manutentivo cresce e va ad ingigantire i costi reali che prima o poi dovranno essere affrontati se si vogliono riportare le infrastrutture alle condizioni che sarebbero coerenti con le istanze dell'utenza.

In estrema sintesi, più ci saranno tagli alla manutenzione e più aumenteranno, anno dopo anno, i costi diventando insostenibili con la conseguenza che le poche risorse disponibili si continueranno ad utilizzare per tamponare le emergenze.

Elementare Watson!
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Sismi.ca per la Regione Calabria!

9/3/2017

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Finalmente disponibile il modulo SISMI.CA per il software CDS della Software Tecnico Scientifico.

Per poter utilizzare il modulo bisogna essere in possesso della versione 2017 dei software CDS/CDM e CDW.

Per maggiori informazioni o richieste di preventivo personalizzate si prega di contattarci o di inviare una email su info@studiotrezeta.com
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Progettiamo innovazione!

1/3/2017

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L'esperienza vantata dal nostro studio tecnico in campo strutturale ci ha portato a stringere una fitta collaborazione con la Software Tecnico Scientifico, software house di Catania il cui prodotto di punta è il programma di calcolo strutturale CDS Win.

Il suddetto programma di calcolo, affronta le innumerevoli problematiche legate al calcolo strutturale riguardante tutte le possibili tipologie costruttive, dal cemento armato all'acciaio, alla murature o al legno, senza limitazioni riguardanti le tipologie e le geometrie dei vari tipi di costruzioni. Inoltre, in questi ultimi anni, il CDS Win è stato ulteriormente potenziato con l’implementazione di sofisticate procedure per il calcolo non lineare OpenSees.

Oltre alla vendita del software, come licenziatari, offriamo un servizio di assistenza tecnica mirata alla risoluzione sia di semplici problemi di natura informatica sia di problemi dovuti alla modellazione strutturale, con la possibilità di inviare il proprio progetto per visionarlo. Il servizio si propone sia di soddisfare tutte le esigenze riguardanti l'uso del software, sia la risoluzione di problematiche più generali legate alla conoscenza delle normative, delle teorie generali cui fanno riferimento i programmi, consigli circa possibili approcci di tipo progettuale, soluzioni di problematiche specifiche. In particolare per la Regione Calabria viene fornita assistenza per il nuovo applicativo utile per la presentazione delle pratiche al Servizio Tecnico Regionale tramite la piattaforma informatica SISMI.CA.
​
L'assistenza per la parte strutturale viene effettuata da uno staff altamente specializzato in campo strutturale, coordinato dall'ing. Antonio Zupo.
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Gira e rigira!

26/2/2017

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Sono rimasto affascinato da questo progetto realizzato da alcuni architetti italiani e da David Fischer. Un grattacielo in grado di ruotare su stesso con le più moderne tecnologie nell'ambito dell'ingegneria edilizia.

Ma la cosa che più mi rende felice ed allo stesso tempo incazzato è che gli italiani pur esportando innovazioni tecnologiche a getto continuo, non riescono ad imporre nel proprio paese le idee innovative e più avanzate al mondo. La teoria per cui in Italia non si facciano le grandi opere per la mancanza dei fondi è solo una scusa.
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Tanta roba!

24/2/2017

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E' stato un lavoro estenuante, durato quasi un anno, ma alla fine ci sono riuscito!

Ho ricostruito l'elenco di tutti i lavori effettuati dal nostro studio fin dalla sua fondazione. C'è voluta una pazienza infinita nello spulciare le cartelle nel nostro archivio e in quello di alcuni enti che gentilmente mi hanno offerto la loro disponibilità. Ovviamente questa mia ricerca si è limitata ai soli lavori pubblici, altrimenti sarebbe stata veramente improponibile.

E' stata dura affrontare i ricordi e gli anedotti che mi legano ad alcuni lavori, quando ancora bambino seguivo mio padre sui cantieri. Ci sono delle immagini precise che riesco ad associare quasi ad ognuno di loro, momenti di vita che non torneranno più.

Volevo farlo da diversi anni e finalmente mi sento soddisfatto.

Ovviamente la dedica, all'Ingegnere Capo, è scontata!
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Sull'efficienza energetica!

30/1/2017

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Da sempre sono convinto che la più importante fonte di energia che abbiamo in Italia è rappresentata dall'efficienza energetica. Già, perché risparmiare energia incrementando e migliorando l'efficienza dei processi energetici permetterebbe un notevole guadagno nel consumo di fonti fossili. In questo gioca un ruolo di fondamentale importanza l'edilizia.

La normativa attuale prevede che alcune tra le più importanti funzioni di controllo siano affidate ai comuni. Gli enti quindi devono controllare che gli obiettivi di miglioramento dell'efficienza energetica nel proprio territorio vengano correttamente attuati. Anche se solo il 54% dei comuni ha deciso di affidare questi controlli ad un ufficio specifico che abbia il controllo dell'osservanza delle norme di efficienza energetica nazionali nell'edilizia.

Da un'analisi recente del CNI è venuto fuori che esistono delle barriere di carattere organizzativo e culturale all'interno dei comuni che rendono difficoltoso il processo di attuazione degli obiettivi nazionali ed europei e al tempo stesso impediscono la corretta programmazione di una reale politica energetica.

A mio avviso il principale problema è rappresentato dalla totale assenza dei controlli da parte di personale competente, che non essendo esperti del settore non possono segnalare errori e non conformità dell'intervento, generando quindi problematiche che non potranno essere più sanate.

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I treni a doppia velocità!

25/1/2017

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É da qualche anno che mi occupo per conto del Consiglio Regionale della Calabria di trasporto ferroviario. E in questo mio studio continuo della situazione ferroviaria calabrese la lettura del rapporto Pendolaria è diventato un appuntamento fisso.

Il rapporto Pendolaria è commissionato da Legambiente e rappresenta una fotografia dello stato attuale del trasporto ferroviario in Italia.

Per il 2016 la caratteristica predominante che viene fuori dallo studio è la differenza e la disuguaglianza tra le varie regioni, dimostrando la tesi di un paese che viaggia, letteralmente, a due velocità. Al Sud circolano meno treni regionali che nella sola Lombardia. Senza considerare che l'alta velocità si ferma a Salerno. Se guardiamo poi alla qualità del servizio, bè non ci sono confronti che tengano. L'età media dei convogli al Sud è di 20,3 anni al cospetto di un'età media di 14,7 anni al Centro-Nord.

Analizzando i dati calabresi, rispetto al 2011, si è registrato un calo del 31% nel numero annuale di passeggeri. Emblematico di questo calo di utenti è la linea che collega Taranto con Reggio Calabria. Tale linea versa in uno stato di totale abbandono e degrado, con tagli ai collegamenti e una situazione mortificante per i pendolari. E' dire che la tratta collega tre regioni e tanti centri portuali e turistici e potrebbe rappresentare la spina dorsale per il trasporto ferroviario sul versante jonico ed adriatico.

Aumentare l'offerta di trasporto lungo le direttrici tirrenica e jonica, con l'obiettivo di far crescere il numero di viaggiatori ed aprire alla concorrenza di compagnie private, dovrà rappresentare la sfida principale delle strategie nazionali e regionali future.
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    Autore

    Gaetano Zupo


    "Ingegnerizzami" 
    è curato dall'
    ing. Gaetano Zupo.
     
    Raccoglie tutto quello che di meglio hanno realizzato le tecniche ingegneristiche nel Mondo. 


    Dunque articoli che ha ritenuto essere interessanti, citazioni, immagini, video, idee e pensieri.


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